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Subito un piano veneto per la crisi climatica

Lo propone Matteo Favero, responsabile forum Ambiente e Infrastrutture del PD regionale




«Il cambio repentino di scenario meteorologico in Emilia Romagna con vittime, esondazioni, frane, danni ad abitazioni, infrastrutture stradali e ferroviarie, imprese peraltro dopo mesi di grave siccità descrive purtroppo quanto il cambiamento climatico sia pericoloso e imprevedibile. E il Veneto non è esente da questa minaccia anzi è al contrario, dopo anni di sottovalutazione del problema e di consumo di suolo senza limiti, un territorio più fragile e ancora più impreparato alla crisi climatica. Per questo dobbiamo essere pronti il più possibile a precipitazioni e fenomeni atmosferici fuori dal comune. Si metta perciò subito in atto un piano di emergenza regionale per affrontare l’eventualità di eventi calamitosi di questo tipo e si abbia finalmente il coraggio di mettere mano a un vero e moderno piano di assetto sostenibile del territorio regionale che premi - senza deroghe – il riuso dei terreni, lo stop a nuove aree industriali e poli logistici e un piano immediatamente realizzabile di rinaturalizzazione del reticolo idrico dei grandi fiumi veneti per metterci in sicurezza dalle alluvioni. I fondi del Pnrr ci sono e aspettano di essere spesi». Lo chiede Matteo Favero, responsabile del forum Ambiente e Infrastrutture del Partito democratico del Veneto.

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