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Vaccini, Azzalin: "La libertà di scelta non è libertà di contagio"

Il consigliere regionale del Partito Democratico condanna la moratoria voluta da Zaia

“La libertà di scelta sbandierata da Zaia rischia di trasformarsi in libertà di contagio. Per qualche voto in più mette a rischio la salute dei bambini, continuando nella sua campagna elettorale permanente che mira ad alzare il livello dello scontro istituzionale con il Governo”. Così Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico, attacca la moratoria sull’obbligatorietà dei vaccini per l’iscrizione a nidi e materne decisa dalla Regione. “Zaia si intende di viti: se un dentista gli dicesse come vanno curati i vigneti perché l’ha letto su internet gli darebbe retta? Visto che è per la libertà di scelta – ironizza Azzalin – la ammettiamo, per esempio, anche per i trattamenti sulla peronospora? O ancora, farebbe guidare gli scuolabus a chi è senza patente ma si è informato sul web? Da parte mia ribadisco la massima fiducia alla medicina e alla scienza. L’obbligatorietà è una scelta dovuta, perché la copertura vaccinale in Veneto è al di sotto della soglia di sicurezza. Zaia smetta di inseguire i voti dei no vax e lasci la medicina ai medici, non è serio né edificante che un presidente di Regione segua la linea di ‘stregoni’ e fanatici”. “Il decreto di Mantoan – conclude il consigliere polesano – era prevedibile e va nella solita direzione: Zaia mira a farselo impugnare. Il gioco è sempre lo stesso, forzare la mano per fare notizia e attizzare il fuoco della propaganda, da fare ovviamente sulla pelle dei veneti”.

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