Pd Veneto: «Sospendere immediatamente l’attuazione del piano socio sanitario»
In piena emergenza coronavirus la giunta Zaia ha deciso di procedere al taglio dei posti di lungodegenza in molte Ulss della regione.
Nei giorni scorsi la direzione dell’Aulss 3 “Serenissima” ha confermato la definitiva soppressione della Lungodegenza di Noale, perché così era stato deciso dalla Regione più di un anno fa.
Sopprimere i posti letto per post acuti nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria gravissima, sta già causando uno stress organizzativo per tutti gli altri reparti ospedalieri. Attuarlo mentre alcuni ospedali sono ancora covid-hospital, è da irresponsabili.
Operazioni come questa faranno saltare del tutto la funzionalità del Servizio Socio Sanitario Regionale.
Questa emergenza ha rivelato le debolezze del sistema sanitario. Fino a quando l’emergenza non sarà superata, finché non saranno ripristinati gli standard minimi dell’assistenza ospedaliera e non saranno attivati i servizi territoriali, non si può sopprimere alcunché, come purtroppo sta avvenendo in molte AULSS del Veneto.
E’ quindi assurdo sostenere che si tratti di una semplice trasformazione in Ospedale di Comunità o Unità riabilitativa territoriali: le finalità di queste strutture sono completamente diverse e riservate a pazienti stabilizzati. Le lungodegenze invece servono a pazienti post-acuti non stabilizzati e con più patologie.
Zaia sta andando in contraddizione con se stesso: se ha un senso tutto quello che va ripetendo da giorni circa il protrarsi di questa epocale emergenza, congeli immediatamente l’attuazione del Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR 2019-2023). Si tratta di una programmazione nata in un’altra epoca della storia dei servizi socio-sanitari e quindi non adeguata alle attuali esigenze.
Solo quando, con onestà e pacatezza, si potrà fare un bilancio di quanto accaduto, si vedrà cosa tenere e cosa modificare di questo PSSR e degli atti aziendali che ne sono seguiti.
Zaia e le Direzioni Generali delle AULSS si impegnino a programmare in maniera trasparente e condivisa con i dirigenti medici, i sindaci e le rappresentanze del personale, l’organizzazione della fase 2 e 3 post-emergenza, non lasciandosi distrarre da un atto aziendale ampiamente superato dagli eventi. Ci si impegni finalmente nella seria ridefinizione dei ruoli e delle funzioni di tutti gli ospedali dell’AULSS che vanno valorizzati assieme ai servizi territoriali da attivare o rafforzare, se esistenti.
I finanziamenti statali straordinari di questo periodo possono essere sfruttati solo se ci sono idee e progetti di largo respiro che una programmazione asfittica e centralistica non può avere.
Gabriele Petrolito, componente del gruppo strategico socio-sanitario regionale PD
Bruno Pigozzo, consigliere regionale PD
Stefano Fracasso, capogruppo regionale PD