“Luca Zaia è come due delle tre famose scimmiette, non vede e non sente. Ma quanto parla: dalla mattina alla sera, inaugura e pontifica sul nulla. La superstrada a pedaggio Pedemontana è un monumento al suo fallimento come presidente del Veneto, se una cosa del genere fosse successa al Governo Renzi, la Lega starebbe già strillando alle dimissioni, ma visto che i responsabili sono loro tutto va sotto silenzio.” Così Laura Puppato commenta quanto ribadito dalla Corte dei Conti sul rischio fattibilità dell’opera. “Cassa Depositi e Prestiti si sfila dal progetto, così la BEI. Entrambe ritengono sovrastimati i flussi di percorrenza, abbiamo un concessionario che finora non ha messo 1 euro e ha utilizzato solo fondi pubblici, i lavori completati sono sotto il 20%, gli espropri appena sopra il 12%, tutto questo per un’opera di cui si parla dal 1990 – ha detto la senatrice dem – con i soldi già spesi si sarebbe potuta realizzare un’arteria leggera, senza pedaggio e al servizio dei comuni, ma si è voluto perseguire un interesse diverso da quello del bene comune, un interesse che è un fallimento atteso e se verrà realizzata quest’opera produrrà un indebitamento della Regione che pagheranno i nostri figli per decenni”. “Zaia non tiri in ballo il Governo e i comuni, per una volta faccia autocritica e guardi in faccia la realtà, traendone le conclusioni” ha concluso.
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