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Martella: «La lotta al lavoro precario è una nostra priorità»


«Problemi come la crescente precarietà del lavoro, in particolare quella giovanile, vanno contrastati con un approccio di sistema, in cui coinvolgere attivamente i sindacati e le associazioni datoriali. Significa sfoltire la giungla di contratti precari, contrastare il part time involontario, disincentivare i contratti a tempo determinato a favore di quelli a tempo indeterminato, spostare l’ingresso per i giovani nel mercato del lavoro dalla precarietà dei tirocini verso le tutele dell’apprendistato. Significa vincolare gli oltre 6 miliardi annui di incentivi pubblici e decontribuzioni solo ai contratti di lavoro stabili. Dobbiamo cominciare a offrire una retribuzione dignitosa, un salario minimo, per aiutare quel 23% di lavoratori che percepisce meno di 780€ al mese; garantire la parità contributiva di genere, oggi una donna in Italia guadagna mediamente tra il 20 e il 30% in meno di un uomo a parità di funzioni. Combattere la precarietà significa anche puntare su un lavoro sempre più sicuro: la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici resta per noi una priorità. Nella lotta alla precarietà, infine, non possiamo prescindere dal rivedere la normativa in tema di licenziamenti, non più in grado, dopo le ultime riforme, di garantire rimedi adeguati per i licenziamenti illegittimi intimati dai datori di lavoro, come più volte ribadito dalla Corte costituzionale, intervenuta sul tema, a partire dal 2018, con ben 5 pronunce».


Lo scrive il segretario regionale del Partito Democratico, Andrea Martella, in un post su Facebook pubblicato questa mattina.

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