Martella: «I tagli chiudono gli ospedali e impoveriscono il servizio»
«Il caso Eleonora deve far riflettere. Sarebbe irrispettoso e inaccettabile derubricarlo a mera fatalità, a incidente senza colpe: quando si taglia sulla sanità il servizio si impoverisce, è inevitabile. E i cittadini vedono diminuire diritti e sicurezze». Lo dice il segretario veneto del PD, Andrea Martella, commentando il caso della morte della quattordicenne Eleonora Chinello. «Una tragedia che purtroppo rischia di non restare isolata, per un misto di scelte problematiche e sbagliate del governo regionale e di quello nazionale sulla sanità. È lo stesso sistema sanitario regionale a confermare, proprio in queste ore, che, se non si procederà a nuove assunzioni tra medici e infermieri, già nei prossimi anni potremmo arrivare alla chiusura di 5 ospedali in Veneto. E la soluzione non può essere quella di aprire le porte dei servizi di emergenza a personale non sufficientemente specializzato. Il lutto di un’intera comunità, quella di Sant’Angelo di Piove, ce lo ricorda».
Il segretario del Partito Democratico del Veneto rivolge la sua critica anche alle scelte del Governo Meloni sui finanziamenti alla Sanità nella manovra di Bilancio: «Scelte che impatteranno ulteriormente e pesantemente sui bilanci regionali e sui servizi essenziali per i cittadini veneti». Il Governo aveva promesso miliardi al SSN, ma le cifre reali parlano di un’inadeguatezza delle risorse rispetto alle necessità di medici e infermieri, già costretti a scioperare il prossimo 20 novembre per condizioni salariali e lavorative precarie. «Avevano annunciato 3,5 miliardi per assumere 30.000 tra medici e infermieri nel triennio. Ma oggi ci troviamo a fare i conti con una dotazione insufficiente che non copre nemmeno le emergenze».
Le conseguenze sono già evidenti in Veneto, con liste d’attesa sempre più lunghe, una carenza cronica di medici di famiglia, e una copertura insufficiente nei servizi territoriali e nella salute mentale. Mentre la sanità pubblica veneta, nella denuncia del segretario del PD, è sempre più a rischio di privatizzazione, lasciando molti cittadini scoperti nei servizi essenziali. «Zaia - conclude Martella - si era congratulato, solo pochi giorni fa, con il Governo per aver, sue parole, invertito la rotta sui finanziamenti alla sanità. La realtà però si è mostrata ben diversa. Al governatore chiediamo di spiegare come pensa di gestire i tagli piovuti da Roma senza danneggiare i veneti. Non basta la propaganda, non bastano i proclami, non basta tagliare nastri ogni due per tre: la realtà è che il Veneto sta arretrando nella qualità e accessibilità dei servizi sanitari».