Il Partito democratico veneto promuove un forum per ascoltare alcune delle voci più critiche emerse all’indomani della sconfitta elettorale del maggio scorso. Lunedì 9 novembre alle 16 nella sede del Pd regionale in piazza De Gasperi a Padova, il gruppo dirigente del partito veneto ospita gli interventi di Umberto Curi, Stefano Allievi e Corrado Poli. Il Veneto si conferma una realtà impenetrabile per il PD, percorso com’è da tensioni autonomiste che tuttavia non sfondano, da chiusure e velleità isolazioniste, da pulsioni anti-stato, dal conflitto permanente tra la periferia e il Governo nazionale, dualismo alimentato dallo stereotipo che la prima è sempre virtuosa, il secondo sempre inefficiente. Ma il Veneto è anche una terra di primati, di apertura alla modernità, di proiezione sullo scenario economico globale, di innovazione, di piccola e media impresa e partite iva capaci di stare sul mercato con innovazioni di prodotto oltre che di processo. E’ la terra della diffusa rete di solidarietà e di antiche contrapposizioni tra nord e sud (negli anni Settanta i meridionali, negli anni Novanta gli albanesi, oggi gli immigrati extracomunitari). Il Veneto è, anche per tutte le ragioni citate, una terra di primati e detto così appare inevitabile intravedere nello slogan 2010 della Lega nord, “Prima il Veneto”, tutti gli elementi di una narrazione coerente oltre che vincente. E, infine, il Veneto è di certo il luogo dove Zaia vince senza decidere. Dopo venti anni, cinque sconfitte consecutive e lasciato il governo di due città chiave quali Padova e Venezia, è doveroso individuare i limiti di una proposta politica che se convince i veneti nella scelta del governo nazionale, mai finora li ha spinti ad affidare al centrosinistra le sorti della Regione Veneto. I relatori ospitati dal forum esporranno il loro pensiero rispetto alla società veneta, alla relazione tra il Pd e il corpo elettorale, alle leadership del partito. L’incontro è riservato al gruppo dirigente del Pd: membri della segreteria e della direzione regionale, parlamentari, consiglieri regionali e sindaci dei comuni capoluogo.
top of page
bottom of page