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Clima: «La crescita dei prossimi anni o sarà sostenibile oppure non sarà tale»

Sulla Marmolada la seconda tappa del tour ‘Al Cuore del Veneto’




«La Marmolada sarà la prima vittima illustre. Il primo ghiacciaio a estinguersi sull’arco alpino. È al contempo un fatto drammatico e un alert rispetto ai possibili effetti dei cambiamenti climatici in atto”. A dirlo il geografo Mauro Varotto dell’Università di Padova che ha riepilogato l’evoluzione negativa del ghiacciaio.

Accanto a lui il sindaco di Canale d’Agordo, Flavio Colcergnan che ha accompagnato la delegazione del Pd sui luoghi devastati da Vaia: “i segni sono ancora visibili e oggi il problema è il bostrico che consuma i boschi residui. Si teme che perderemo per questo infestante altri 42 o 45 mila ettari nei prossimi anni”.


«I cambiamenti climatici sono una realtà in grado di condizionare il presente e il futuro del nostro pianeta. La tragedia accaduta sulla Marmolada il 3 luglio scorso ne è una drammatica testimonianza. I ghiacciai che fondono, le estati che diventano torride e infinite, la siccità: sono fenomeni che stanno entrando nelle nostre vite, incidono sulle nostre abitudini quotidiane, mandano in crisi agricoltura e allevamento, influiscono sulla catena alimentare. I cambiamenti climatici, che qui avevano già colpito duramente nel 2018 con la tempesta Vaia, impongono l’urgenza assoluta di agire, prendendo piena coscienza di come quelle ecologiche non siano questioni a sé stanti e di come non esistano due piani separati, uno ambientale e uno economico-sociale. Deve essere chiaro che la crescita dei prossimi anni o sarà sostenibile o non sarà». Lo afferma il segretario regionale del Partito Democratico, Andrea Martella, che oggi a Passo Fedaia, ai piedi della Marmolada ha tenuto il secondo appuntamento del tour ‘Al Cuore del Veneto’.



Il Partito democratico è la forza politica con il programma più attento alle questioni ambientali, ricorda il segretario. «Siamo impegnati, grazie al PNRR e a risorse europee mai avute in questa straordinaria dimensione, in un’opera di vera e propria ricostruzione del Paese, per uscire dalla crisi prodotta dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina, e per riprendere finalmente a crescere. Bene: deve essere chiaro che la crescita dei prossimi anni o sarà sostenibile o non sarà. Troppo a lungo abbiamo pagato il prezzo di un’economia piegata alla ‘logica dello scarto’: una deriva, denunciata tante volte da Papa Francesco, che in tutto il mondo sviluppato ha portato allo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali e delle persone. Oggi abbiamo l’opportunità di approdare ad un nuovo modello di sviluppo, unendo nella stessa battaglia crescita e sostenibilità ambientale, sviluppo e giustizia sociale. Questa è la sfida alla quale è chiamata la politica, sia sul piano nazionale, sia a livello europeo e globale. Una sfida che è anche una straordinaria occasione per avviare una nuova strategia di crescita che sia a misura d’uomo e che guardi al futuro garantendo sviluppo, lavoro e qualità della vita. La transizione ecologica, accompagnata da adeguate tutele e da efficaci percorsi di formazione e riqualificazione dei lavoratori, può davvero significare ricostruire su nuove basi la nostra capacità economica e industriale, creare nuove opportunità di occupazione e mettere il Paese sul fronte dell’innovazione».

All’iniziativa hanno partecipato i candidati del Partito democratico, Roger De Menech, Rachele Scarpa, Maria Teresa Cassol, Vania Malacarne e il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Giacomo Possamai.

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