Favero(PD): «Fanno risparmiare e riducono l’impatto ambientale. Invece di pensare al nucleare la Regione Veneto deve investire in questo settore»
«Le Comunità energetiche fanno risparmiare, creano occupazione e riducono le emissioni di C02. Le recenti norme nazionali permettono di dotarsi in poco tempo e con facilità di impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Utilissime per ridurre l’impatto sull’ambiente ed anche per contrastare il caro bollette a cittadini, famiglie e imprese. È proprio questo il duplice fine cui ambisce chi decide di realizzare con un impianto fotovoltaico, una ‘comunità energetica rinnovabile’. Il risparmio proviene non solo dall’autoconsumo dell’energia prodotta ma anche dagli incentivi del GSE che per 20 anni riconosce un contributo fino a 110 euro per ogni MWh di energia condivisa all’interno della comunità energetica. Le Comunità energetiche rappresentano perciò non solo uno strumento ideale per contribuire in modo concreto alla lotta contro la crisi energetica ma anche un’azione fondamentale contro la povertà energetica, che oggi riguarda anche tante famiglie venete, proprio per la possibilità di donare energia. Anziché quindi pensare a progetti faraonici o al nucleare, la Regione Veneto metta a disposizione dei veneti nuove risorse per lo sviluppo delle CER». Lo dichiara Matteo Favero, responsabile forum ambiente infrastrutture PD del Veneto.