ANTIFASCISMO. Sabato mattina a Bassano la manifestazione contro i rigurgiti fascisti
«Democrazia, libertà, diritti, riconoscimento dell’altro», afferma il segretario veneto del Pd, Alessandro Bisato, «sono parole che a volte pronunciamo con leggerezza. Ma sono valori forti, definiscono il modo con cui viviamo e con cui ci rapportiamo all’esterno. Sì, anche con chi non la pensa come noi. Da uomo del Pd sottolineo che non indicheremo mai come un nemico chi offre una visione del mondo diversa dalla nostra. Ma allo stesso tempo riaffermo che i confini del dibattito pubblico, per quanto aspro, rimangono proprio la libertà di espressione di ciascuno, il rispetto personale e le regole democratiche. Su questi valori non siamo disposti a transigere. In un periodo di rigurgiti fascisti, continua il segretario «ci sembra corretto dare un segnale allarme, porre l’attenzione a un tema per ridare senso e forza alle parole e ai valori che sottendono». La mobilitazione antifascista in corso in tutta Italia, sabato 16 dicembre fa tappa in Veneto. A Bassano del Grappa il partito democratico di Vicenza organizza un sit in per ricordare cosa è stata, nel concreto, l’esperienza fascista e nazista nei nostri paesi, nelle vie delle nostre città. Alle 11.30 il Pd invita tutti a partecipare alla manifestazione in programma in viale dei Martiri di Bassano, là dove il 26 settembre 1944 le forze di occupazione naziste e i loro complici italiani impiccarono 31 ragazzi agli alberi del viale principale della cittadina veneta. Fu una delle stragi più odiose della Seconda Guerra Mondiale ed è rimasta impunita. «Il nostro Paese oggi è per fortuna molto diverso da quello di allora», conclude Bisato, segretario veneto del Partito Democratico. «Molte ferite sono state ricucite. Ma le cicatrici rimangono e stanno lì a ricordarci quanto poco ci si mette a perdere la pace e la crescita sociale per la quale migliaia di giovani italiani hanno donato la vita».