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Strage di Bologna. Martella: «Una ferita ancora aperta»

«La strage che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone alla stazione di Bologna ha lasciato una ferita profonda nel nostro Paese, non ancora rimarginata. Fu l’apice della strategia del terrore, di matrice neofascista ed eversiva, che puntava a destabilizzare la nostra Repubblica. Ancora oggi, a 42 anni di distanza, rimane forte la richiesta di fare piena luce su mandanti e coperture. Continuare ad alimentare la memoria è pertanto un dovere morale: uno sprone per ottenere quella verità e giustizia che dobbiamo ai parenti delle vittime e all’intero Paese». Lo afferma il segretario regionale del Partito Democratico, Andrea Martella.


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