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Siccità, Favero: «Proposte Zaia tardive»

Necessario affrontare la crisi idrica con progetti innovativi



«Da tempo il Partito Democratico del Veneto chiede alla Regione di fare tutto ciò che serve per affrontare la carenza d’acqua. Ci si arriva con un ritardo di mesi e con una impostazione che è antica perché basata sull’ipotesi della temporaneità della scarsità d’acqua: circostanza che gli esperti ci indicano come invece cronica per il Nordest. Specie con il previsto arrivo de “El Niño” E con una localizzazione delle sei opere prioritarie presentate al Governo che, secondo quanto si apprende, saltano le province di Padova, Rovigo e Treviso, quest’ultima tra la più arida del Veneto e che sconta da decenni la questione della messa in sicurezza del fiume Piave. Il PD del Veneto ha di recente presentato proposte concrete e sostenibili ambientalmente ed economicamente per affrontare la crisi climatica: dalla pulizia degli invasi e la creazione di micro-invasi di pianura, all’utilizzo consapevole e lecito della risorsa idrica, al piano anti perdite e anti sprechi, ai comportamenti virtuosi per cittadini e imprese sino ad arrivare a innovative azioni che riguardano la pianificazione urbanistica con le aree forestali di infiltrazione, i boschi urbani per combattere le bolle di calore e l’evaporazione e il ripristino di suoli - liberandoli dal cemento - per permettere la restituzione in falda dell’acqua. Questo è il modo più avanzato per affrontare il problema acqua. Di ricette antiche ne abbiamo viste sin troppe ma non c’è più tempo per combattere la crisi climatica». Lo afferma Matteo Favero, responsabile forum Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto.

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