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RIFUGIATI. Dalla Zuanna: «Gestione Ue non più rinviabile»



Impossibile operare con 27 database e 27 politiche differenti

«E così l’Europa ‘scopre’ di non avere i database comune sugli spostamenti migratori degli extracomunitari. Ci sono 27 database nazionali non in grado di comunicare fra di loro. Assurdo. Ora, con più di tre milioni di profughi arrivati in un mese dall’Ucraina, che essendo rifugiati hanno il diritto di spostarsi dove meglio credono all’interno dell’Unione, viene a galla quello che gli esperti di migrazioni, me incluso, dicono da anni: avere contemporaneamente frontiere aperte (Schengen), libera circolazione delle merci e delle persone tra tutti i paesi membri produce un corto circuito se le politiche di asilo sono gestite a livello nazionale e dunque in 27 modi differenti. L’Ue, come ha fatto per la gestione del Covid, approfitti della crisi ucraina per fare un balzo in avanti, cancellando il regolamento di Dublino e giungendo a una gestione comunitaria dei richiedenti asilo. L’attuale crisi può e deve diventare l’opportunità di pensare a una gestione unitaria di tutto il dossier immigrazione». Lo scrive Gianpiero Dalla Zuanna, incaricato regionale PD per l’immigrazione.

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