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Patto per Venezia, già arrivati 110 milioni

Il Patto per Venezia ha già i primi finanziamenti a meno di una settimana dalla firma. Giovedì 1 dicembre il CIPE ha assegnato 110 milioni di euro alla Città metropolitana di Venezia. I fondi serviranno per finanziare gran parte dei lavori previsti dal patto: 2 milioni per progettare una via alternativa alle navi di stazza superiore alle 40 mila tonnellate; 3 milioni per il progetto di riqualificazione della stazione di Mestre, 45 milioni per la manutenzione straordinaria del centro storico; 13 milioni per completare il progetto integrato Fusina; 26 milioni per cultura e turismo tra cui sono compresi i 10 milioni per un sistema sperimentale di gestione dei flussi;  21 milioni per la sicurezza nell’area di Mestre. Gli obiettivi del Patto per Venezia riguardano cinque aree di intervento: infrastrutture, ambiente e territorio, sviluppo economico, cultura e turismo e semplificazione amministrativa. Sulle infrastrutture, oltre al nuovo itinerario per le grandi navi e alla stazione di Mestre l’obiettivo è studiare l’utilità del porto off-shore in sinergia con gli altri porti dell’Alto Adriatico. Manutenzione straordinaria del centro storico, marginamento delle isole a Porto Marghera, completamento dell’impianto di trattamento delle acque a Fusina, interramento delle linee elettriche di Terna e individuazione delle aree di interesse nazionale, sempre a Porto Marghera, sono invece le priorità ambientali. Sul fronte economico il Patto per Venezia interviene con due azioni puntuali, il riconoscimento di Porto Marghera e Aree Limitrofe (Murano) come Area di Crisi Industriale Complessa e l’ampliamento della Zona Franca Doganale di Venezia alle aree ricomprese in ambito portuale anche non contigue e all’isola di Murano. Per la cultura saranno recuperati il Forte Marghera, verrà riqualificato Palazzo Ducale, verrà dato sostegno alle attività di ricerca sulle tecnologie per la conservazione, il restauro, in collaborazione con le università e gli enti culturali e, infine, verrà fatta una sperimentazione sulla gestione dei flussi turistici. In ambito amministrativo il Patto prevede il trasferimento alla Città Metropolitana delle competenze del magistrato alle Acque, la riqualificazione di edifici e luoghi pubblici di rilevanza socio economica e contrasto all’illegalità nella Terraferma di Venezia e il potenziamento delle forze dell’ordine per garantire una maggiore sicurezza urbana. Qui sotto il testo integrale del Patto per Venezia.



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