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L'Attualità di Enrico Berlinguer


Il 25 maggio 1922 nasceva Enrico Berlinguer. Un suo ricordo da parte del segretario regionale Andrea Martella:

A cento anni dalla sua nascita, non è certo vano riflettere su aspetti e momenti della vita e delle idee di Enrico Berlinguer. Il grande tema della moralità nella politica, che lui incarnava più di ogni altro. Il modo in cui sganciò progressivamente il Pci dal rapporto stretto con l’Urss, andando al Cremlino ad affermare che la democrazia era “un valore universale” e poi sostenendo che la “spinta propulsiva” del sistema sovietico era in fase di esaurimento.


La strategia del “compromesso storico” portata avanti insieme ad Aldo Moro, per sbloccare il sistema politico italiano. Le elaborazioni sull’“austerità”, sulla sostenibilità dello sviluppo e sull’uso equilibrato delle risorse, così come sui grandi squilibri tra Nord e Sud del mondo. La sua era davvero un’idea “alta” della politica, e lui era un uomo politico capace di guardare lontano, senza perdere mai di vista i problemi e le esigenze concrete delle persone reali. È per tutto questo, e per molto altro ancora, che ancora oggi è giusto ricordare un uomo, un grande italiano, come Enrico Berlinguer.


Cambiano, passano i tempi, ma l’eredità di Berlinguer non si affievolisce. Una visione, la sua, ben sintetizzata proprio nel suo ultimo discorso, pronunciato a Padova il 7 giugno 1984: "Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità”.

Per noi Democratici, quel suo insegnamento del “ci si salva se si agisce insieme, non uno per uno" rappresenta una radice storica e, al tempo stesso, costantemente viva. Oltre ogni scorrere del tempo.

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