top of page

I passi avanti nell’emancipazione delle donne hanno fatto progredire tutto il Paese

8 MARZO. Il segretario regionale del PD Martella ricorda la figura di Tina Anselmi


La giornata internazionale della donna ci ricorda che la parità di genere non è ancora stata raggiunta e che sono necessari ulteriori sforzi per ridurre la discriminazione di genere e aumentare la partecipazione delle donne nella società e anche in politica.


«In questo 8 marzo, Giornata internazionale della Donna», afferma il segretario regionale del Partito democratico, Andrea Martella, credo sia giusto ricordare l’osservazione fatta tempo fa da una grande italiana, una delle ‘madri’ della nostra Repubblica: “Quando le donne si sono impegnate nelle loro battaglie”, disse una volta Tina Anselmi, “le vittorie sono state vittorie per tutta la società. La politica che vede le donne in prima linea è politica di inclusione, di rispetto delle diversità, di pace”. Queste parole contengono una verità profonda. I passi avanti compiuti dalle donne lungo il cammino dell’emancipazione e della parità dei diritti hanno fatto progredire tutto il nostro Paese, non solo la sua metà femminile».


«Al tempo stesso, è doveroso essere consapevoli del fatto che questo cammino non è affatto terminato e che sono necessari ulteriori sforzi per contrastare discriminazioni e violenze contro le donne e per incrementare la loro partecipazione alla vita politica, economica e lavorativa del nostro Paese», prosegue il segretario.


Nell’indice europeo sull’uguaglianza di genere l’Italia occupa la 14^ posizione tra gli stati membri del’Unione europea con un punteggio complessivo di 65 punti su 100. Dal 2010 l’Italia è progredita di 11,7 punti, avanzando di sette posti in graduatoria. Si tratta di uno dei maggiori miglioramenti a lungo termine rispetto ad altri stati membri.


«Tuttavia il nostro paese rimane ancora sotto la media europea», conclude Martella. «Molto lavoro rimane ancora da fare e, sul lavoro, ci sono preoccupanti passi indietro. Il biennio della pandemia ha causato la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro per le donne in un Paese in cui la partecipazione femminile al mercato del lavoro è ferma dieci punti sotto la media europea. Nella giornata in cui celebriamo l’impegno delle donne nella lotta per l'uguaglianza di genere, abbiamo quindi il dovere di riconoscere quanto la discriminazione di genere sia ancora un problema diffuso, in ambito lavorativo, salariale e sociale. E soprattutto abbiamo il dovere di lavorare per ampliare partecipazione e inclusione in ogni ambito».

bottom of page